L’importanza dello screening nella scuola dell’infanzia

Con il termine “screening” si intende una metodologia di rilevazione in grado di predire un disturbo sulla base della presenza di segni critici individuabili. Nell’ambito dell’apprendimento, lo screening è possibile perché lettura, scrittura e calcolo sono il risultato di funzioni psicologiche che hanno iniziato a svilupparsi gradualmente molto tempo prima: la valutazione del livello di sviluppo di specifici precursori critici (PREREQUISITI) consente di prevedere le caratteristiche dell’evoluzione degli apprendimenti. Lo screening non evidenzia in modo inequivocabile un disturbo, ma si pone l’obiettivo di individuare, con un buon livello di attendibilità, soggetti a rischio al fine di porre le basi per un programma educativo di recupero.

Vantaggi di uno screening

Lo screening offre diversi vantaggi:

  • valutare un ampio numero di soggetti;
  •  rivalutare il ruolo della scuola;
  • avvicinare insegnanti e specialisti.

 

Perché la Scuola dell’Infanzia?

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La Scuola dell’Infanzia concorre alla formazione armonica dei bambini, nel rispetto e nella valorizzazione dell’identità, delle capacità, delle differenze e dei ritmi evolutivi di ciascuno. Inoltre costituisce l’ambiente che accompagna nel passaggio alla scuola primaria: un momento importante nella vita dei più piccoli che deve essere oggetto di attenzione e sensibilità. In quest’ottica essa rappresenta un contesto “ecologico” ed un luogo privilegiato per osservare la regolare comparsa dei prerequisiti per lo sviluppo delle strumentalità ed eventualmente intraprendere un’azione preventiva su eventuali difficoltà linguistiche e psicologiche.

L’individuazione precoce dei bambini a rischio è importante per:

  • PREVENIRE: comparsa e consolidamento di strategie errate;
  • LIMITARE I DANNI: frustrazione per gli insuccessi, perdita di motivazione all’apprendimento, chiusura in se stessi, bassa autostima, problemi relazionali.

 

Prevenzione e intervento precoce consentono, infatti, di evitare o ridurre il manifestarsi di difficoltà di apprendimento nella scuola dell’obbligo e dei disagi ad esse collegate, diminuendo le probabilità che il bambino vada incontro a:

  •  insuccesso ed abbandono scolastico;
  •  futuro professionale di basso livello;
  •  difficoltà nello sviluppo della personalità;
  •  adattamento sociale non equilibrato.

 

Quali obiettivi dovrebbe avere uno screening nella Scuola dell’Infanzia?

Ogni screening può presentare diversi obiettivi specifici, ma è fondamentale che non vengano trascurati gli obiettivi di carattere generale:

  • Accertare il regolare sviluppo delle competenze linguistiche e dei prerequisiti alla scolarizzazione;
  • Offrire a genitori e insegnanti indicazioni puntuali per una serena prosecuzione del percorso scolastico del bambino, orientandoli rispetto ad un’eventuale diagnosi precoce, al fine di evitare l’ansia che nasce da inutili allarmismi o, viceversa, interventi tardivi che determinano il consolidamento del disturbo. Si possono così evitare anche etichettamenti futuri che interferiscono con l’accrescimento dell’autostima del bambino (“sei pigro”, “non ti impegni”..);
  • Salvaguardare il progredire degli apprendimenti, riducendo il disagio scolastico provato dal bambino nel constatare i propri insuccessi;
  • Costruire un ambiente sensibile e rispondente alle necessità del bambino con difficoltà, per mezzo di una adeguata opera di informazione di genitori e insegnanti che potranno essere di sostegno al bambino, ma anche divulgatori di conoscenze e quindi di atteggiamenti preventivi.

Le difficoltà, se individuate precocemente, potranno essere affrontate e superate brillantemente dal bambino, in un contesto di equipe formato da genitori-insegnanti-terapisti. In questo modo egli risulterà adeguatamente maturo per le richieste della scuola primaria, dal punto di vista linguistico, comportamentale, sociale e affettivo.

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