App e Logopedia
La diffusione dei tablet e degli strumenti multimediali rappresenta un’importante risorsa tecnologica per lo sviluppo linguistico e cognitivo dei bambini.
Anche in ambito logopedico, l’utilizzo di software mirati alla stimolazione o al recupero di abilità comunicative e verbali si è diffuso in maniera esponenziale. Le applicazioni si stanno moltiplicando e, sebbene meno specifiche in senso riabilitativo, risultano facilmente accessibili. Così, attraverso una corretta selezione, esse possono rivelarsi una variante e un supporto alla terapia tradizionale.
Quali pazienti?
Prima di valutare quali “app” possono essere utilizzate in maniera efficace anche nella terapia quotidiana, occorre specificare alcune essenziali caratteristiche che i pazienti devono possedere per poter accedere a questi strumenti.
– > Capacità di simbolizzazione: le applicazioni adoperano un’interfaccia grafica che si avvale spesso di ridotto supporto concreto.
– > Abilità fino-motorie: la relazione soggetto-strumento avviene tramite touch e, pertanto, richiede l’uso del dito e il controllo motorio adeguato, a meno che non ci sia un adulto a fare da “mediatore”.
– > Caregiver adeguato: è fondamentale la presenza di un adulto che possa supervisionare il bambino, affinché l’utilizzo dello strumento rimanga correlato alla capacità di rinforzare abilità relazionali e non promuova l’isolamento del piccolo paziente nel suo mondo virtuale.
Cosa supportano le app?
In commercio è attualmente possibile reperire un’ampia varietà di proposte che possono essere “personalizzate” in modo funzionale rispetto alle esigenze del singolo paziente.
Comunicazione: app sulla comunicazione per immagini e sulla CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) con il duplice vantaggio di esprimere l’intenzionalità comunicativa del bambino da un lato e di fornire all’adulto un mezzo per impostare strategie visive di comunicazione dall’altro.
Linguaggio: app a supporto dell’evoluzione fisiologica delle competenze linguistiche, lessicali e metafonologiche utilizzabili nelle diverse fasi dello sviluppo e con tipologie differenti di soggetti.
Apprendimento: app a supporto di lettura, scrittura, calcolo e studio autonomo. Esse sono considerate spesso strumenti compensativi a tutti gli effetti e lo stesso SSN, in alcune regioni, fornisce finanziamenti per il loro acquisto alle famiglie di bambini con certificazione DSA che ne facciano richiesta. Questo perché tali sistemi rappresentano un mezzo per il raggiungimento dell’autonomia scolastica.
Il ruolo del logopedista?
Il logopedista, aprendosi alle nuove tecnologie, potrà sfruttare il meglio che offrono, fornendo al paziente e alla famiglia strumenti di semplice utilizzo, costo ridotto e facile reperibilità per mantenere e rinforzare quanto acquisito in sede di terapia. Egli dovrà, però, provvedere alla selezione dell’applicazione adeguata alle esigenze specifiche del bambino, imposterà gli obiettivi del training ed effettuerà controlli periodici per verificarne il raggiungimento.
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