Cosa facciamo?
Supporto psicologico nella malattia cronica
Le patologie mediche croniche necessitano di cure stabili e continuative per ridurne gli effetti negativi, le persone coinvolte ed i familiari necessitano spesso del supporto psicologico nella malattia cronica. Dal momento in cui viene fatta la diagnosi, si innesca un processo psicologico di adattamento a questa nuova condizione medica, che di fatto è anche una condizione psicologica (“il malato cronico”) che richiede il passaggio attraverso alcune fasi “naturali”.
La fase iniziale arriva spesso dal nulla, inaspettata, improvvisa e acuta.
Conclusa questa prima fase di crisi, si entra nel periodo di cronicizzazione, quello del “vivere giorno per giorno con la malattia”. Le necessità cognitive ed emotive in questa fase mettono i pazienti in una condizione, talvolta dolorosa e faticosa, di ridefinire l’immagine di sé e creare una nuova quotidianità, appagante quanto (o quasi) quella precedente. Frustrante e faticosa perché ogni patologia cronica comporta il dover fare i conti con la debolezza del proprio corpo, che facilmente si trasforma in una convinzione come “io sono debole”, e con una limitazione delle proprie possibilità.
L’avere ricevuto una diagnosi di patologia cronica, innesca spesso una fase di rifiuto. Le prime reazioni alla diagnosi possono essere un vero e proprio shock, del quale possono rimanere anche solo pochi ricordi frammentati e confusi. La persona sperimenta forti sensazioni di confusione che la disorientano momentaneamente e la rendono incapace di gestire la situazione.
Superato lo scossone iniziale, il paziente può cercare di negare il problema, affermando che il problema non esiste o che è facilmente risolvibile: ciò gli impedisce di concedersi di vivere tutte le emozioni negative che in quel momento sta provando, di riconoscere i propri bisogni, anche di “persona malata”, e di aderire alle richieste dei medici.
Superata questa fase di rifiuto/negazione (che non tutti riescono ad attraversare facilmente), si innesca un processo di proto-accettazione della malattia, in cui si avvertono ancora sentimenti di rifiuto e di ostilità che vengono però riversati sull’esterno (i medici, gli infermieri, gli psicologi, l’ospedale o i familiari).
Il percorso psicologico di supporto al paziente con patologia cronica è volto a promuovere tale percorso di accettazione della malattia e a potenziare le risorse psicologiche personali per affrontare in modo più funzionale la propria condizione medica.