Cosa facciamo?
Consultazione
La consultazione psicologica è un momento dove, tramite colloquio, si offre ai genitori la possibilità di comprendere e spiegare atteggiamenti o comportamenti dei figli di difficile interpretazione, in modo da riconoscerli meglio ed affrontarli con i mezzi a disposizione.
Può realizzarsi:
- In un unico colloquio
- In una serie di colloqui, ad intervalli regolari, concordati
Quando si rende indispensabile una consultazione psicologica o una valutazione approfondita della personalità che rende necessario l’uso di tecniche psicologiche come il test ed il colloquio diretto con il bambino, il ragazzo o l’adolescente, viene consigliata un’osservazione psicologica. I “momenti difficili” nella crescita psicologica hanno delle tipicità che variano a seconda delle età, della situazione familiare, di quella ambientale. Ad esempio:
Durante la scuola dell’infanzia i motivi più ricorrenti di consultazione sono: la separazione dalla mamma, l’accesso al lettone, i brutti sogni, il rapporto con il cibo, la pipì a letto, i capricci, le domande difficili, il gioco tra realtà e fantasia, la mancanza di attenzione, le reazioni alla nascita di un fratellino, le separazioni o le relazioni difficili tra genitori.
Al tempo della scuola primaria siamo spesso consultati per: l’anticipo scolastico, la preparazione alla scuola, le scene mute o i fogli in bianco, l’insuccesso nello studio, il cattivo comportamento, la socializzazione povera, le difficoltà con le insegnanti, l’eccessiva timidezza, o l’aggressività esuberante, le bugie, i piccoli furti, i tics.
Nel corso della scuola secondaria i genitori consultano spesso per problemi analoghi, soprattutto quelli che nascono in ambito scolastico, ma i motivi di preoccupazione più frequenti a questa età sono: le trasformazioni del carattere, le crisi di identità, la violenza a scuola, la fobia scolastica, l’orientamento scolastico, la facilità ad eventuali dipendenze.